Traduttore giurato: serve?
Già da molti anni nel “mondo” giudiziario e traduttivo della Federazione Russa si riflette sulla questione relativa all’introduzione dell’istituzione dei traduttori giurati. Ciononostante, tutto resta soltanto in fase di discussione entro una ristretta cerchia di interessati. Questa istituzione è abbastanza diffusa all’estero. Per esempio, in Italia esiste il concetto di CTU che letteralmente significa «Consulente Tecnico d’Ufficio». Questo consulente deve essere uno specialista o esperto in un certo ambito. Per esempio, può essere un ingegnere, dottore o, naturalmente, traduttore.
Perché in Italia è stata introdotta questa istituzione? Prima di tutto, perché in Italia non è vietato il fatto che qualsiasi persona, non necessariamente un traduttore laureato, possa autenticare autonomamente le traduzioni in tribunale. Inoltre, nessuno valuta il suo livello di padronanza della lingua e/o la sua conoscenza dell’argomento. Viene fuori che ognuno può svolgere la traduzione dichiarando presso la procura che ha tradotto completamente e correttamente sotto la sua responsabilità. In tali condizioni è sorta la necessità di avere un elenco dei cosiddetti traduttori “di fiducia”, cioè di traduttori con qualifica verificata. Attualmente i tribunali di tutte le città italiane hanno il proprio elenco di tali traduttori che vengono convocati in caso di necessità (per interpretare alle udienze giudiziarie o tradurre i materiali della causa).
Per diventare un CTU, occorre presentare i documenti comprovanti il livello d’istruzione, la padronanza della lingua, nonché le lettere di raccomandazione dei clienti, esempi dei propri lavori e svolgere apposite prove.
Questo tipo di collaborazione è reciprocamente vantaggioso: il traduttore ha un cliente prestigioso, nella persona del tribunale della città, un lavoro stabile e la sicurezza di essere pagato per i suoi servizi. Il tribunale, a sua volta, ha la possibilità di avere un intero elenco di traduttori di fiducia e affidabili di lingue diverse che può convocare, in caso di necessità, invece di cercare uno specialista qualificato “da zero”. In tal modo, il tribunale può contare su professionisti, persone con la qualifica appropriata, in ogni momento.
Nel nostro organico lavorano due traduttori madrelingua accreditati presso il Consolato d’Italia a Mosca, e noi sappiamo più di tutti che cos’è la responsabilità personalizzata di un traduttore. I nostri traduttori mettono i loro timbri e firme personali su ogni loro traduzione. Garantiamo la qualità delle traduzioni in italiano, in conformità con le richieste del Consolato. Ciò significa anche che le nostre traduzioni devono essere accettate senza alcun problema in ogni ente statale d’Italia.
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