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Quando diventa necessario rivolgersi ad un tribunale per risolvere un problema, sorge la domanda: come farlo nel modo giusto?

Esistono tre tipi principali di documenti presentati al tribunale per avviare un procedimento giudiziario civile:

  • richiesta di emissione di un decreto ingiuntivo;
  • istanza nella modalità di giurisdizione volontaia;
  • domanda giudiziale.

Se la questione riguarda una controversia (contestazione di contratti già stipulati di vendita, donazione, permuta), una controversia tra eredi, una controversia abitativa (riscossione di utenze, cancellazione dal registro, rimozione di impedimenti all'uso dei locali residenziali), una controversia familiare (sullo scioglimento del matrimonio, sulla divisione della proprietà acquisita congiuntamente, controversia su un bambino), una controversia fondiaria (controversia sui confini di un appezzamento di terreno), una controversia lavorativa, allora è necessario redigere una domanda giudiziale.

Una domanda giudiziale è forse il tipo più diffuso di ricorso in sede giudiziale. Per redigere efficaciemente questo documento è necessario che vengano rispettate alcune regole:

  • struttura chiara;
  • forma scritta;
  • rispetto delle norme di presentazione.

Una domanda giudiziale corretta deve contenere:

  1. Parte introduttiva (a volte è chiamata "titolo" della domanda giudiziale). Vi sono indicati il nome e l'indirizzo del tribunale, il nome completo dell'attore, del convenuto e di terzi (se presenti) inoltre vi sono indicati i loro contatti (indirizzi, numeri di telefono, indirizzi e-mail). Se sono noti INN (codice individuale del contribuente), SNILS (numero di previdenza sociale) e i dati del passaporto, possono essere indicati anche quest’ultimi. Se è necessario pagare l’Imposta di bollo, la ricevuta dovrà essere allegata alla domanda giudiziale e il suo importo verrà indicato nel "titolo". Se non è prevista l’Imposta di bollo, devono essere indicati i motivi per l'esenzione dal suo pagamento.
  2. Parte descrittiva. Vengono descritte le circostanze del caso e del problema sorto. Consigliamo l’utilizzo di una struttura sommaria indicando i fatti in ordine cronologico. È inoltre necessario fare riferimento alle normative su cui si costruisce la propria posizione giuridica.
  3. La parte supplicante. È IMPORTANTE formulare in modo chiaro e corretto le proprie richieste. Una formulazione errata può portare ad un respingimento delle richieste, l’istanza verrà lasciata sospesa o soddisfatta, ma il risultato non sarà quello che avreste voluto ottenere.
  4. La parte conclusiva. Viene apposta la data, la firma dell’attore leggibile e l’elenco degli allegati, rigorosamente in conformità ai documenti allegati al reclamo.

Di norma è richiesto di allegare, oltre alle copie dei documenti, la ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo e le ricevute postali che confermano l’invio dell’istanza giudiziale comprensiva degli allegati alle altre persone chiamate in causa.

La domanda giudiziale è un documento estremamente importante e deve essere redatta correttamente. Siamo convinti che dovrebbero redigere gli atti processuali i legali (avvocati). Per casi atipici o complessi, nessun modello scaricato da Internet potrà essere di aiuto. Pertanto, se vi trovate di fronte a un problema, una controversia, un compito che può essere risolto solo in sede giudiziaria, contattaci. Saremo sempre felici di aiutarti!

Domanda giudiziale

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