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La pandemia di COVID-19 è in corso ormai da 3 mesi, stando al 14.05.2020 tutti i Paesi del mondo subiscono le conseguenze dell’introduzione del regime di quarantena e/o autoisolamento, in particolare dal punto di vista economico. Tuttavia, alcuni Paesi iniziano gradualmente a ripristinare il lavoro in vari settori. Uno di questi Paesi, che peraltro ha subito le peggiori conseguenze in termini di contagi e morti, è la nostra amata Italia.

In primis si può notare che dal 04.05.2020 in Italia si è concluso il regime di quarantena assoluta. In particolare, oltre 4 milioni di italiani sono ritornati a lavoro, nel corso di questo mese e dall’inizio di giugno in tutte le regioni saranno permesse sempre più attività. Ad esempio, dal 18 maggio sarà possibile visitare musei e mostre, sarà possibile effettuare più tipi di compere, fare shopping (non solo, dunque, per l’acquisto di alimentari e medicinali), dal 01 giugno verranno aperti perfino ristoranti e parruccheri, mentre attualmente sono già permesse attività come visita di parenti e fidanzati, passeggiati e jogging nei parchi.

In basso sono riportate in maniera dettagliate tutte le attività permesse:

Coronavirus in Italia: misure di maggio e previsioni per giugno

Per quanto riguarda il lavoro degli enti pubblici italiani, durante il mese di maggio i funzionari e gli impiegati di enti pubblici e locali continueranno a lavorare da remoto (o in regime di “smart working”, come suole dire il Presidente del consiglio Giuseppe Conte).

Maggiori dettagli sono riportati nel link in basso.

Il principale ente italiano in Russia, il Consolato italiano a Mosca, attualmente lavora esclusivamente nell’ambito dell’assistenza indifferibile per i cittadini italiani, e al momento non vi sono ancora informazioni ufficiali sul ripristino del lavoro. Tuttavia, in base alle informazioni soprariportate ha senso presumere che i servizi di certificazione delle traduzioni di documenti russi in lingua italiana potranno essere ripristinati già a partire dalla prima settimana di giugno. Proprio per questo motivo, consigliamo vivamente di effettuare con debito anticipo le traduzioni dei documenti perché siano già pronte al momento del ripristino del lavoro del consolato.

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