Gli errori tipici più frequenti nelle traduzioni da e in italiano
Nel tradurre qualsiasi documento in qualsiasi lingua del mondo, anche il traduttore più esperto può incorrere in errori, imprecisioni, errori di battitura. Proprio per questo, in un'agenzia di traduzioni che ci tiene alla propria reputazione, ogni documento, dopo essere stato tradotto, è soggetto a un ulteriore controllo da parte di un redattore.
Così come tutte le traduzioni in lingua straniera, anche le traduzioni in italiano devono essere redatte con il massimo rispetto della formattazione del testo originale. Le dimensioni del carattere, le particolarità del testo, quali evidenziazione in grassetto, sottolineato, corsivo, disposizione e interlinea del testo nella pagina, capoverso, etc.: tutto ha la sua importanza. Nel complesso il testo deve essere facilmente leggibile, ordinato ed essere il più possibile anche esteriormente simile all’originale.
É altrettanto importante rispettare le richieste dell’ente per il quale vengono preparati i documenti. Ad esempio, il Consolato Generale d’Italia a Mosca esige che qualsiasi lettera del testo in cirillico sia traslitterata in lettere latine.
Un altro esempio è la traduzione della parola russa «свидетельство (svidetel’stvo)» in italiano. Essa può essere tradotta in modi diversi: “certificato”, “attestazione”, “attestato” etc. Secondo le richieste del Consolato Generale d’Italia a Mosca «свидетельство (svidetel’stvo)» in documenti quali atto di nascita, di morte, di matrimonio, di divorzio, di paternità deve essere tradotto appunto come «Atto», perchè così sono chiamati gli analoghi documenti rilasciati in Italia.
Nelle traduzioni in italiano svolte da traduttori non madrelingua italiana, spesso si incontrano errori grammaticali (assenza di articoli, erronea concordanza tra sostantivo e aggettivo), stilistici (scelta errata di un sinonimo), errori ortografici (virgola prima della congiunzione che).
Inoltre, molto spesso, soprattutto se si svolge una traduzione in fretta, il traduttore non fa attenzione ai «falsi amici» del traduttore. Ad esempio, si usa la parola italiana «interpretazione» per tradurre la parola russa «интерпретация (interpretazija)» e «устный перевод (ustnyj perevod, ovvero traduzione orale)», nonostante in italiano la traduzione orale sia chiamata «interpretariato».
I traduttori madrelingua italiani commettono egualmente spesso questo tipo di errori. Ad esempio, non di rado la parola «конечности (konečnosti)» (nell’indicare mani e piedi) i traduttori la traducono letteralmente come “estremità”, mentre la corretta traduzione di questa parola in questo caso sarebbe “arti”. Oppure «гуманитарный университет (gumanitarnyj universitet)» sovente viene tradotto come «università umanitaria» invece della versione corretta «università umanistica».
I traduttori di italiano devono prestare particolare attenzione alla traslitterazione dei nomi propri russi che possono differire dalla versione originale in lingua russa persino nella radice (ad esempio «Москва-река (Moskva-reka)» in lingua italiana si traduce come «Moscova», «город Москва (gorod Moskva)» come «Mosca»).