Documenti dell’Uzbekistan per la Grecia
Cosa c’è di più semplice, penserete voi. L’Uzbekistan e la Grecia hanno firmato la Convenzione dell’Aja che dal 5 ottobre 1961 annulla la necessità di legalizzazione dei documenti ufficiali stranieri. Di conseguenza, basta apporre l’apostille sui documenti uzbeki e andare in Grecia! No, purtroppo, non è così semplice.
Il problema principale consiste nel fatto che la Grecia non accetta i documenti apostillati dall’Uzbekistan! Occorre svolgere la legalizzazione consolare completa.
Questo tipo di legalizzazione è più complessa della semplice apposizione dell’apostille, e comporta diverse fasi, quali: l’ottenimento di una copia notarile dall’originale, l’autentica della firma del notaio sulla copia notarile presso il Ministero della Giustizia dell’Uzbekistan, l’autentica della firma del funzionario del Ministero della Giustizia presso il Ministero degli Affari Esteri dell’Uzbekistan. In seguito, questo documento dovrà essere sottoposto all’ultima fase di legalizzazione, ovvero l’autentica presso il Consolato del paese di destinazione. Nel nostro caso, il Consolato di Grecia.
Ma anche qui bisogna considerare alcuni aspetti. In Uzbekistan c’è l’Ambasciata Onoraria di Grecia, ma in quanto onoraria non svolge l’ultima fase di legalizzazione. l’Ambasciata Onoraria di Grecia in Uzbekistan, infatti, non ha i poteri per autenticare i documenti e una tale richiesta verrebbe semplicemente rifiutata (inoltre, a settembre 2019 l’Ambasciata Onoraria di Grecia a Tashkent non ha un sito ufficiale).
Cosa fare quindi? Se si prova a cercare in rete, possiamo trovare il concetto di “circoscrizione consolare”. La circoscrizione consolare è un distretto che fa riferimento a un ente consolare per lo svolgimento delle funzioni consolari.
Per dirla in altro modo, se nel paese non c’è un consolato dello stato di vostro interesse o il consolato c’è, ma non si occupa della legalizzazione dei documenti, queste funzioni sono svolte dal consolato in uno dei paesi limitrofi. Nel caso dei documenti uzbeki tali funzioni sono svolte dal Consolato Generale di Grecia a Mosca.
Quindi, la legalizzazione avviene in due fasi. La prima fase si svolge in territorio uzbeko, la seconda in territorio russo.
Di conseguenza, la procedura sarà la seguente:
In Uzbekistan si richiede una copia notarile dell’originale, si fa apporre il visto del Ministero della Giustizia e del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Uzbekistan.
Esempio di legalizzazione di un documento uzbeko per la Grecia in Uzbekistan (con note del notaio, del Ministero della Giustizia, del Ministero degli Affari Esteri)
N.B.! Occorre verificare che sulla copia notarile sia indicato che:
- l’originale del documento è legale ed è attualmente valido.
- Il documento è stato autenticato per la successiva legalizzazione.
Senza queste frasi il Consolato Generale di Grecia a Mosca non accetta i documenti, anche se tutti i visti dei relativi organi statali sono stati apposti in maniera debita!
In Russia: svolgiamo l’ultima fase di legalizzazione presso il Consolato Generale di Grecia a Mosca.
Esempio di legalizzazione di un documento uzbeko per la Grecia in Russia (con nota del Consolato Generale di Grecia a Mosca)
Ed ecco che alla fine il documento è pronto!
Da una parte, se lo confrontiamo con la semplice apposizione di apostille, troviamo molti più passaggi che richiedono tempo, denaro e anche stress. Dall’altra parte bisogna ricordare che in caso di legalizzazione consolare completa non serve richiedere duplicati dei documenti. I vecchi documenti a modello sovietico (il libretto verde per intenderci, se stiamo parlando di atti di stato civile) andranno benissimo per la legalizzazione. È importante che siano in buono stato (non strappati, leggibili, senza cancellature o correzioni non ufficiali).
Per contro documenti di questo tipo non sono apostillabili. Sarà necessario richiedere un duplicato su nuovo modello e poi farlo apostillare.