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La traduzione e la legalizzazione dei documenti personali sono procedure necessarie per recarsi all’estero. Di norma, si tratta di viaggi per motivi di lavoro, studio o matrimonio.

Oggi parliamo dei documenti rilasciati dagli organi di Stato civile. Sono atti di diverso tipo (di nascita, di morte, di matrimonio, di divorzio, di paternità, di adozione, di cambio nome, di cambio sesso) e certificati.

Prima norma: i documenti russi devono essere legalizzati per poter essere utilizzati sul territorio di un altro paese. Fanno eccezione i casi in cui i paesi hanno stipulato un accordo (convenzione) di assistenza giuridica.

A volte capita che, anche in assenza di un accordo, la legalizzazione non serva, ma sono eccezioni. Il nostro consiglio è quello di verificare sempre presso la parte ricevente l’elenco dei documenti e i requisiti di preparazione degli stessi!

L’opzione più semplice è l’assenza di legalizzazione in quanto tale. Per i paesi firmatari della convenzione sull’assistenza giuridca e sui rapporti giuridici per cause civili, famigliari e penali (Convenzione di Minsk) del 1993, la legalizzazione dei documenti non serve: è sufficiente presentare una traduzione notarile nella lingua nazionale del paese di destinazione. I paesi firmatari sono: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Federazione Russa, Georgia, Kazakhstan, Kirghisia, Moldavia, Tagiskistan, Turkmenistan, Uzbekistan.

La seconda opzione è l’apposizione del timbro “Apostille”. Riguarda i paesi firmatari la convenzione che annulla il requisito di legalizzazione dei documenti ufficiali stranieri, Convenzione dell’Aja del 1961.

La terza opzione, quella più complessa, è valida per i restanti paesi: la legalizzazione consolare dei documenti.

Non descriveremo qui nel dettaglio tutte le fasi e gli aspetti. Abbiamo già numerose pubblicazioni sia sull’argomento legalizzazione in generale, sia sui singoli paesi. Riportiamo di seguito l’elenco dei paesi più richiesti, in base alla nostra esperienza:

  • Repubblica Popolare Cinese, Emirati Arabi Uniti, Canada, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar: serve la legalizzazione consolare completa;
  • Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Portogallo, USA: serve l’apostille.

N.B.!La Repubblica Ceca, la Spagna, l’Ungheria non richiedono l’apostille sui documenti di stato civile, perché con questi paesi la Russia ha firmato accordi di assistenza giuridica.

Traduzioni in lingua straniera

Se serve la legalizzazione consolare, la traduzione nella lingua ufficiale del paese di destinazione è una delle fasi di questo processo.

Per i paesi che necessitano di apostille, ci sono diverse opzioni di traduzione. Ecco alcuni esempi:

Sapete cosa e come fare? Fatelo! Se avete dei dubbi, ci siamo sempre noi, specialisti con pluriennale esperienza di lavoro nell’ambito delle traduzioni e legalizzazioni

  • Italia: serve la traduzione svolta da un traduttore accreditato presso il Consolato d’Italia e l’autentica della traduzione al Consolato d’Italia;
  • Germania: non accetta traduzioni svolte sul territorio di un altro paese. La traduzione deve essere svolta esclusivamente da un traduttore giurato tedesco;
  • Gran Bretagna: è sufficiente la traduzione autenticata da un timbro della società e dalla firma del traduttore (o dell’agenzia di traduzioni);
  • Spagna, Repubblica Ceca: serve la traduzione in spagnolo/ceco e l’autentica in Consolato. Fate attenzione al fatto che questi paesi pur non avendo traduttori accreditati, controllano minuziosamente le traduzioni.

Se la traduzione è svolta correttamente, ma non piacciono alcuni aspetti (impaginazione, scelta di singoli termini), allora verrà rifiutata la legalizzazione. La traduzione andrà corretta e restituita in Consolato per essere sottoposta a un altro esame.

Traduzione e legalizzazione dei documenti di stato civile

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