Se un cittadino della Russia muore all’estero
In caso di decesso di un cittadino russo all’estero, vi sono una serie di formalità da espletare che vanno osservate assolutamente per poter rimpatriare la salma.
Oltre al fatto che la salma va preparata in modo appropriato, occorre avere con sé i seguenti documenti di accompagnamento:
- atto di morte;
- certificato attestante il non inserimento nella bara di elementi estranei;
- certificato attestante l’assenza di pericolo infettivo;
- certificato di imbalsamazione (se necessario).
I documenti devono essere tradotti in russo e autenticati dall’ufficiale incaricato (notaio, traduttore certificato (giurato, del tribunale) o dal Consolato russo). Se ad essere rimpatriata è un’urna con le ceneri occorre solo l’atto di morte.
Se un cittadino russo muore all’estero, è possibile ottenere l’atto di morte presso il Consolato russo di questo stesso Stato oppure presso l’organo straniero autorizzato (l’analogo dello ZAGS russo). Poi il documento andrà legalizzato (apposizione dell’apostille o legalizzazione consolare). La legalizzazione non occorre qualora tra la Russia e questo paese sia stato sottoscritto un accordo (convenzione) di annullamento della necessità di legalizzazione.
In caso di ottenimento dell’atto di morte presso il Consolato della Federazione Russa, questo certificato avrà valore giuridico nella Federazione Russa senza bisogno di legalizzazione. Tuttavia, su questo documento non è possibile apporre l’apostille o svolgere la procedura di legalizzazione consolare (dato che i documenti rilasciati dai Consolati o dalle Ambasciate di fatto non sono soggetti a legalizzazione). Questo significa che non potrete utilizzare questo documento in altri paesi dove, ad esempio, il defunto aveva beni mobili e immobili, dove si trovava la sua sfera di interessi in vita.
Una volta rientrati in patria, in caso di necessità di sostituire l’atto di morte rilasciato dal Consolato della Federazione Russa, occorrerà ricevere l’atto di morte presso l’Archivio ZAGS della città di Mosca. Questo atto sarà legalizzabile per l’utilizzo all’estero.
Pertanto, se l’atto di morte è stato rilasciato da un ente straniero sul documento deve essere apposto il timbro “Apostille” oppure deve essere stato sottoposto a legalizzazione consolare. Senza apostille o legalizzazione consolare l’atto di morte non avrà valore giuridico sul territorio della Federazione Russa.
Occorre sottolineare che l’apostille e la legalizzazione consolare avvengono solo nel paese presso il quale è stato rilasciato l’atto di morte.
La differenza tra le due forme di legalizzazione consiste nel fatto che l’apostille è riconosciuta dai paesi firmatari della Convenzione dell’Aja, annullante la necessità di legalizzazione dei documenti stranieri ufficiali, datata 05 ottobre 1961 (i paesi europei, USA, Russia, Israele, Giappone, molti paesi dell’America Latina), mentre la legalizzazione consolare è necessaria per tutti gli altri paesi (Canada, la maggior parte dei paesi africani, Asia, paesi arabi).
Nel caso in cui occorra registrare l’avvenuto decesso e ottenere l’atto di morte di un cittadino deceduto in Russia, occorre compilare il modulo di registrazione della morte secondo il modello 21, nonché fornire i seguenti documenti presso gli organi ZAGS:
- documento di identità del dichiarante;
- documento di identità del defunto. Se il defunto era un cittadino straniero o un apolide occorre anche la traduzione notarile in lingua russa di questo documento;
- certificato medico attestante il decesso oppure sentenza della corte che attesti il decesso o il riconoscimento della persona come deceduta.
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