Cessione dei diritti di un contratto di investimento
Nei rapporti di investimento può crearsi una situazione tale per la quale l'investitore che ha già investito del denaro in una startup perde interesse nel progetto. Cosa fare in questo caso, soprattutto se il contratto di investimento non prevede per l'investitore la possibilità di recuperare il denaro investito prima della realizzazione del progetto?
In queste situazioni è possibile stipulare un contratto di cessione dei diritti (pretese) del contratto di investimento.
Secondo le condizioni del contratto di cessione dei diritti (pretese) l'investitore cede i propri diritti a terzi su base gratuita. A partire dall'entrata in vigore del contratto, al nuovo investitore sono trasferiti tutti i diritti e i doveri ed egli diventa una parte indipendente del contratto di investimento.
In base alle norme generali, il consenso della startup per la stipula del contratto di cessione dei diritti (pretese) del contratto di investimento non è necessario.
La possibilità di cedere i diritti (pretese) del contratto di investimento esiste anche quando la startup non compensa il denaro investito mentre per le condizioni del contratto di investimento questo rimborso è obbligatorio. L'investitore può, dietro pagamento dell'importo parziale del denaro investito, cedere il diritto di cessione di tutto l'importo degli investimenti a terzi, che si occuperanno della riscossione del debito in modalità giudiziaria.
Pertanto, la cessione dei diritti (pretese) del contratto di investimento comporta la possibilità di sostituzione dell'investitore in caso di perdita dell'interesse di quest ultimo verso il progetto e anche la possibilità di "vendere" il debito della startup per uscire da un progetto infelice almeno con un parziale rimborso del denaro.
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