Eredità e testamento in Russia
Le pratiche di successione e l’attribuzione dell’eredità hanno le proprie peculiarità in ogni paese. Di seguito riportiamo le sfumature più importanti delle pratiche di successione e dell’attribuzione dell’eredità in Russia con esempi pratici, affinché qualsiasi straniero (e anche i russi) abbia un’idea di questa non semplice procedura.
Disposizioni Generali sull’eredità
- Il diritto ereditario russo è trattato nella terza parte del Codice Civile della Federazione Russa.
- L’eredità in Russia può essere attribuita per legge, per testamento o per contratto di successione. Il concetto di “contratto di successione” è stato introdotto nel Codice solo nel 2018 e ad oggi viene ancora poco utilizzato nella pratica.
- Nell’asse ereditario rientrano gli immobili, altri beni ed anche i diritti e gli obblighi (debiti) patrimoniali che appartenevano al testatore al momento dell’apertura del testamento. Il giorno di apertura del testamento coincide con la data di decesso del testatore.
- Non fanno parte dell’eredità i diritti e gli obblighi indissolubilmente legati all’identità del testatore, come il diritto agli alimenti, il diritto al rimborso di un danno arrecato alla vita o alla salute di un cittadino.
- Per accedere all’eredità occorre rivolgersi al notaio territorialmente competente in base all’ultimo indirizzo di residenza noto del testatore. Il luogo di residenza di un cittadino russo, di norma, è determinato come indirizzo di registrazione nel luogo di residenza al momento del decesso (ovvero l’indirizzo di residenza permanente e non di registrazione temporanea o di domicilio).
Ad esempio, se un cittadino viveva a Mosca, per aprire la pratica di successione l’erede dovrà rivolgersi presso qualsiasi notaio di Mosca.
- In base alle norme generali, le tempistiche di accettazione dell’eredità sono di sei mesi dalla data del decesso del testatore. In caso di superamento di tale termine, occorre rivolgersi al tribunale.
- L’eredità può essere solo accettata completamente o rifiutata completamente. Non si può accettare solo la parte di eredità che all’erede sembra più interessante dal punto di vista finanziario.
Successione per legge
- In Russia esistono 8 gradi di eredi per legge.
- Il primo grado di eredi per legge sono i figli, il coniuge e i genitori del testatore.
- Il secondo grado sono i fratelli e le sorelle, i nonni.
- Il terzo grado sono i fratelli e le sorelle dei genitori del testatore (zii e zie).
- Se ci sono eredi di primo grado, gli eredi di secondo grado e dei gradi successivi non vengono considerati per l’eredità. Quindi, in caso di eredi di primo grado, gli eredi dei gradi successivi non sono considerati per l’eredità.
- N.B.: Differenza con l’Italia: gli eredi di primo grado ereditano in parti uguali. Ad esempio, dopo la morte il testatore lascia moglie, madre e due figli. Ciò significa che ciascuno di loro riceverà 1/4 dell’eredità.
- I figli adottivi ereditano in pari misura dei figli biologici.
- Esiste il concetto di “quota obbligatoria”. I minori (fino ai 18 anni) o i figli inabili al lavoro (invalidi), il coniuge inabile e i genitori inabili al lavoro (pensionati o invalidi) del testatore ereditano in ogni caso (anche se si è fatto testamento a favore di un’altra persona) almeno la metà della quota di eredità che gli spetterebbe per legge.
Ad esempio, il testatore ha lasciato tutti i beni alla sua badante. Ma ha lasciato anche un figlio e una moglie pensionata (inabile al lavoro). Se non avesse fatto testamento, il figlio e la moglie avrebbero ricevuto metà a testa. Ma dato che c’è il testamento, essi riceveranno metà di metà, quindi 1/4 ciascuno. Di conseguenza, l’erede da testamento eredità metà e gli eredi con quota obbligatoria 1/4 a testa, perché ereditano in coppia l’altra metà dell’eredità.
Occorre sottolineare che se i diritti di quota obbligatoria non sono presenti, tutti i beni passano all’erede per testamento che può essere una persona qualsiasi (vicino, amico, parente alla lontana, etc.).
Occorre, inoltre, ricordare che accettare l’eredità è un diritto e non un dovere, quindi il notaio non attribuirà la quota obbligatoria per forza e di sua sponte. Inoltre, tra i compiti del notaio non rientra la ricerca degli eredi. Quindi in ogni caso occorre assumere l’iniziativa, presentare le relative richieste al notaio per l’accettazione dell’eredità per uno qualsiasi dei motivi, inclusa l’attribuzione della quota obbligatoria (la quota obbligatoria è una modalità di eredità per legge).
- Se nell’asse ereditario rientra anche il patrimonio acquisito congiuntamente dai coniugi (ad esempio un appartamento che è stato acquistato congiuntamente dai coniugi), allora il coniuge in vita ha il diritto di separare la quota coniugale. Ad esempio, la metà dell’appartamento indicato è di proprietà del coniuge sopravvissuto. Se questi presenta una dichiarazione al notaio, allora gli eredi erediteranno non più tutto l’appartamento, ma solo la metà.
Stesura del testamento e successione per testamento
- Un cittadino può in qualsiasi momento redigere un testamento (e redigere un nuovo testamento in qualsiasi momento: sarà considerato valido l’ultimo testamento in base alla data di stesura) che può annullare o modificare il testamento precedentemente redatto. Per annullare o modificare un testamento non serve il consenso di alcuno.
- Il testamento deve essere redatto di persona, in forma scritta e di norma dal notaio. Il testamento e la stipula del contratto di successione su procura non è permesso.
- Il testamento può anche essere redatto da una persona incaricata di autogestione locale sul territorio della Russia (ad esempio, il primario dell’ospedale, il direttore di una casa di riposo) o da un funzionario del consolato russo all’estero.
- Il testamento può essere redatto non solo da una singola persona, ma anche da una coppia di coniugi: in tal caso si parla di “testamento congiunto”. Tuttavia, occorre tenere presente che tale testamento dei coniugi può essere redatto solo dal notaio e perde valore in caso di divorzio o di annullamento del matrimonio sia prima sia dopo il decesso di uno dei coniugi. Ciascun coniuge può annullare il testamento congiunto o redigere un altro testamento, questa volta solo a suo nome.
- N.B.: Differenza con l’Italia: una persona può lasciare i propri beni a chiunque, determinare in qualsiasi modo la quota degli eredi, privare gli eredi per legge dell’eredità. L’unica limitazione al desiderio del testatore è la quota obbligatoria (maggiori informazioni sulla quota obbligatoria al punto 15).
- È possibile redigere testamento anche nei confronti di un bene che il testatore prevede di acquistare e che al momento della redazione del testamento non è ancora di sua proprietà.
- Il testatore può indicare nel testamento l’erede che subentrerà al primo erede, nel caso in cui questi muoia prima dell’accettazione dell’eredità o rifiuti di accettare l’eredità.
- Il segreto del testamento è tutelato per legge, quindi il notaio, autenticando il testamento, vorrà sicuramente parlare con il testatore privatamente, per chiarire le sue reali intenzioni (ad esempio nei casi in cui dal notaio si recano i parenti del testatore e vorrebbero partecipare all’atto di stesura del testamento).
- Se il testatore non parla russo, bisognerà invitare dal notaio un interprete con regolare titolo di studio. Occorrerà anche preparare per tempo la traduzione notarile in lingua russa del passaporto dello straniero.
- Nel testamento si può prevedere la creazione di un fondo di successione. In tal caso il testatore dovrà semplicemente indicare le condizioni di gestione di tale fondo.
- Dell’esecuzione del testamento si può incaricare un esecutore del testamento che può anche non essere l’erede. In caso di nomina di un esecutore del testamento quest’ultimo deve dare il proprio consenso tramite firma sul testamento. Di norma l’esecutore del testamento viene nominato quando il testatore comprende che dopo la sua morte sarà necessario gestire e tutelare i suoi beni.
- Nella redazione di un testamento su richiesta del testatore può essere presente un testimone. In tal caso il testimone appone la propria firma sul testamento. Anche il testimone è tenuto a rispettare il segreto del testamento.
- La legge permette di redigere testamenti chiusi, quando il notaio non prende visione del suo contenuto. Il testamento chiuso in una busta sigillata viene consegnato dal testatore in presenza di due testimoni che appongono le proprie firme sulla busta. Il rischio di tale testamento è che se non è stata rispettata la forma, il testamento può essere invalidato.
- Relativamente ai conti in banca, si può definire una disposizione testamentaria, in forma scritta nella filiale della banca presso la quale si trova il conto.
- Contestare un testamento è possibile solo dopo la morte del testatore e solo per mezzo di un’azione legale in Tribunale. Fa eccezione il testamento congiunto dei coniugi che può essere contestato su istanza di uno dei coniugi mentre sono entrambi in vita.
Nella pratica contestare un testamento non è così semplice. L’esclusione di un parente stretto o del coniuge nella composizione degli eredi di per sé non costituisce motivo di contestazione!
- Nel testamento si può prevedere un lascito. Un esempio di lascito è quando il testatore incarica l’erede che eredita un appartamento di concedere in uso questo appartamento a un’altra persona.
- Nel testamento si può prevedere anche un incarico testamentario, come ad esempio quando si assegna all’erede l’obbligo di mantenere gli animali domestici a lui appartenuti.
In generale, la pratica di successione non è una procedura semplice. Soprattutto tenendo conto del fatto che spesso la pratica “sfocia” in un contenzioso giudiziario: quando c’è un erede “offeso” oppure quando ci sono più eredi con interessi concorrenti e opposti tra loro (ad esempio figli da mogli/mariti diversi del defunto), quando c’è confusione nei documenti (i documenti possono essere andati persi e ottenerli autonomamente non è possibile) o quando si scopre che l’erede da testamento non è un parente diretto o il coniuge del defunto e così via...
Un altro aspetto importante è che la pratica di successione va gestita. Non è sufficiente presentare la richiesta di apertura della pratica di successione al notaio, poi partire per l’estero e tornare dopo un paio d’anni con i documenti pronti: non funziona così, purtroppo. Abbiamo memoria di un cliente che per dieci anni non ha potuto registrare l’eredità paterna proprio per questo motivo. Viveva permanentemente all’estero, arrivava a Mosca periodicamente per qualche giorno, faceva visita di corsa al notaio, riceveva le informazioni, faceva qualche domanda e non faceva in tempo a fare niente di concreto e di nuovo ripartiva. Questa situazione era scomoda per tutti i partecipanti al processo, incluso il notaio che ogni volta doveva riaprire la pratica, ricordare dove si era arrivati l’anno prima, chi avrebbe dovuto fare cosa e verificare se l’aveva fatto.
Per questo la gestione della pratica ereditaria può essere una procedura non delle più dinamiche, che richiede il rigoroso rispetto di determinate modalità di azione e in tempi precisi: telefonare, chiedere, andare a ricevimento, preparare un documento, presentare un documento etc.
Avete del tempo libero, tanto, da dedicare alla raccolta pianificata dei documenti e per avere a che fare con il personale competente? Avete almeno delle conoscenze di base in questo ambito per capire se vi stanno “rimbalzando” con reali motivazioni legali e quando invece lo fanno perché non vogliono fare troppa fatica e quindi occorre presentare un reclamo e difendere i propri interessi? Potete sostenere una controversia, senza coinvolgimento emotivo, con altri parenti (ad esempio i figli del vostro genitore avuti da altri matrimoni precedenti o successivi), che ritengono di essere stati ingiustamente offesi?
Un altro esempio: una cliente ha perso la madre e con lei era erede di primo grado il secondo coniuge della defunta, un uomo litigioso e, a dire il vero, non molto accorto. Infatti, invece di firmare con la figliastra un accordo di divisione del patrimonio ereditario con pagamento di un rimborso con il denaro lasciato dalla moglie, e ricevere in cambio il patrimonio per il quale aveva interesse (l’appartamento dove di fatto viveva), l’uomo si è rivolto al tribunale con l’istanza di esclusione dall’eredità della figliastra, per un motivo da lui inventato (non parlava con la madre, non le voleva bene, non la sosteneva, non aveva organizzato i funerali, etc.). Ha perso il contenzioso giudiziario per i due gradi di giudizio. In seguito ha presentato un’altra istanza ed è nuovamente partito all’attacco.
Se avesse incontrato un avvocato non solo competente, ma anche di buon animo, che gli avesse raccontato che le istanze giudiziarie contro la figliastra erano prive di prospettive e che tutte le pretese della medesima erano legittime, egli non avrebbe perso in tribunale quasi tre anni di vita (a proposito, lui in realtà si è rivolto agli avvocati, ma purtroppo si sono rivelati più dei rapaci senza scrupoli che degli onesti professionisti, del tipo “volete fare causa? Noi organizziamo il tutto nel modo migliore”).
Noi, da parte nostra, abbiamo evitato alla nostra cliente qualsiasi contatto con le strutture ufficiali, nonché con il nuovo marito della madre (come minimo per non ascoltare il flusso di cattiverie a lei indirizzate). L’avvocato è quella persona a cui si possono dire cattiverie, ma la cosa rende solo la decima parte del piacere che avrebbe dato se la persona avesse potuto dirle direttamente in faccia al suo nemico giurato.
Un altro esempio è relativo alla stesura del testamento. Una procedura apparentemente semplice, se non per il fatto che il testatore non parlava russo, era paralizzato e voleva intestare il patrimonio solo alla sua attuale consorte pur in presenza di figli adulti avuti dal matrimonio precedente che, come lui riteneva non senza cognizione di causa, dopo la sua morte avrebbero contestato il testamento. In tal caso l’uomo era lucido di mente, quindi in linea di principio la stesura del testamento era possibile.
Abbiamo organizzato tutta la procedura: l’interprete che potesse tradurre al testatore tutte le parole del notaio, un esperto che stabilisse direttamente prima dell’atto la capacità di intendere e di volere del testatore, il notaio che non si è spaventato di fronte alla difficoltà della situazione, nonché la videoripresa dell’avvenimento. Vi chiederete: ma come ha fatto una persona paralizzata a parlare con il notaio, con l’interprete, con l’esperto? L’uomo poteva battere le ciglia, quindi le norme erano le seguenti: se rispondeva “sì” a una domanda batteva le palpebre una sola volta, se la risposta era “no”, allora due volte di seguito.
Le situazioni possono essere le più diverse, non sempre facili e ovvie. Noi cerchiamo di aiutare anche nei casi più difficili. Qui la cosa più importante è quella di rivolgersi a un avvocato PRIMA e non dopo che le azioni hanno avuto luogo. Un buon avvocato agisce come se l’incontro con la corte sia purtroppo inevitabile e credetemi, questo approccio è sempre giustificato. È del tutto sbagliato telefonare a un avvocato chiedendo: “Ho firmato un documento, può controllare che non sia niente di grave?”.
Quindi se siete stranieri o vivete all’estero, se altre persone sono dispiaciute dal vedere il vostro nome nella lista degli eredi, se amate il vostro lavoro e siete molto presi da lui, se il solo pensiero di occuparvi della burocrazia vi provoca mal di testa, allora non risparmiate sull’avvocato! La posta in gioco sono di solito interessi patrimoniali importanti. In Russia l’assistenza legale non è ancora così cara per cercare di evitarla in tutti i modi.
L’autrice di questo articolo ha per conoscente una persona creativa e insolita. Come molte persone creative ha rapporti difficili con i documenti. Dopo la morte della sorella questa conoscente si è rivolta al notaio, ha aperto la pratica ereditaria e in quella che sembrava una cosa semplicissima (non c’erano altri eredi, la composizione del patrimonio era chiara), non è riuscita a redigere i documenti necessari per due anni. Ha tormentato il notaio con domande ripetute sulle stesse cose, ha tormentato tutti gli avvocati che conosceva, consultandoli continuamente, dimenticando, chiedendo di nuovo, perdendo la pazienza e sparendo per diversi mesi; poi ricompariva, perdeva il filo della pratica ereditaria...Ad un certo punto il notaio stesso non ha resistito oltre e l’ha convinta a prendere un avvocato e a porre fine a questi tormenti comuni.
Rivolgendovi a noi, tutto quello che dovrete fare è redigere una procura notarile o consolare (se vi trovate all’estero) e farcela avere. Abbiamo pluriennale esperienza di lavoro con i clienti stranieri e russi che vivono all’estero. Diventiamo letteralmente gli occhi, le mani e le gambe di questi clienti in Russia, risolvendo tutti i problemi che sorgono e svolgendo tutti i compiti nel processo di esecuzione dell’incarico.
Qualche mese dopo aver consegnato la procura otterrete i documenti confermanti la proprietà del patrimonio ereditato. Inoltre, per tutta la durata della pratica di successione, vi terremo informati sull’esecuzione dell’incarico, su tutte le azioni giuridiche importanti intraprese, sui documenti ottenuti, inviandovi le relative scansioni.
Abbiamo un sistema ben rodato di collaborazione con i clienti: tutte le informazioni e i documenti ottenuti vengono inseriti in un sistema CRM (customer relationship management), quindi in qualsiasi momento qualsiasi nostro legale sa con precisione in quale fase si trova la vostra pratica, quali documenti occorre preparare (presentare, ritirare) e in quale modalità occorre intraprendere qualsiasi delle azioni necessarie relativamente alla vostra pratica.
Quindi rivolgetevi pure a noi, se:
- avete perso un parente e occorre avviare la pratica di successione;
- volete ottenere una consulenza esaustiva sulle prospettive della vostra pratica;
- volete contestare il testamento o le azioni del notaio (altri incaricati);
- state per sposare uno straniero e volete conoscere tutti gli ostacoli (sull’eredità, sulla donazione, sul contratto matrimoniale, sull’accordo di separazione dei beni, sugli accordi per gli alimenti, sugli accordi relativi ai figli);
- avete aperto una pratica di successione ma non riuscite a portarla a termine;
- in tutti gli altri casi relativi a una pratica di successione.
Non vi convinceremo mai a intraprendere un contenzioso giudiziario se si può risolvere la questione senza andare in tribunale. È più facile il contrario: difenderemo la nostra posizione che è “meglio un buon accordo che una grassa sentenza”. Anche nel caso foste voi a rivolgervi a noi per proporre un’azione giudiziale, perché la ritenete inevitabile in base alle notizie che vi sono state fornite, vi proporremo per prima cosa di analizzare bene la situazione e di cercare un buon compromesso con tutte le persone coinvolte, che ci sforzeremo di raggiungere. Solo in caso di impossibilità a trovare un accordo transattivo, ci prepareremo ad affrontare la causa.
Informiamo anche che siamo specializzati nella prestazione di servizi giuridici agli italiani in Russia e ai russi in Italia. Quindi, se questi argomenti sono di vostro interesse sia relativamente alla Russia, sia all’Italia, scriveteci subito all’indirizzo ince@pravoislovo.ru (parliamo russo, inglese e italiano)!