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La Russia è un Paese dal territorio vastissimo, dalle mille tradizioni e luoghi comuni. Se avete intenzione di visitarla o di viverci per un periodo di tempo nel Paese, fareste meglio a prendere con le pinze gli stereotipi fuorvianti (orsi che, nel bel mezzo di una tempesta di neve, suonano la balalajka e persone che bevono litri di vodka mentre cantano e ballano “Kalinka”). Indubbiamente, la Russia di primo acchito può incutere un po’ di timore e sconcerto (un po’ come quando dici a tua mamma che hai vinto la borsa di studio di tre mesi per Irkutsk, in Siberia, e tua mamma assume un’espressione come quella nell’urlo di Munch). In realtà basta tenere in considerazione alcuni aspetti culturali differenti dai nostri per vivere al meglio il proprio soggiorno in questo Paese tanto controverso, quanto meraviglioso.

Ecco a voi le dieci cose che dovreste sapere prima di venire in Russia:

1. In Russia, ma quale Russia?

Bisogna considerare che nel territorio russo sono presenti circa 200 differenti gruppi etnici. La vostra esperienza in Russia varierà dai milioni di volti smorti nella metro e il movimento perpetuo di Mosca, al Bajkal, i buriati della regione di Irkutsk e la Buriazia, e al buddismo della Calmucchia. Inoltre, se a Mosca e San Pietroburgo sarà più alta la probabilità di riuscire a comunicare in inglese, in altre aree della Russia sarà molto più difficile, se non impossibile, muoversi senza sapere il russo.

Dieci cose che un italiano deve sapere prima di venire in Russia

2. La riservatezza

Se entrate in un minimarket dicendo “Buongiorno!” ma in cambio non ricevete nessuna risposta dalla cassiera, o passeggiate per la città con il sorriso sulle labbra e la gente vi guarda un po’ spaesata, non ve la prendete! Questo tratto è collegabile allo stereotipo che “i russi sono freddi e non sorridono mai”. In realtà, per cultura un russo non sorride a uno sconosciuto solo per il gusto di essere “educato”, ma lo considera piuttosto un gesto fuori luogo, non giustificato dalle circostanze. Dunque, se controllori, poliziotti e agenti in aeroporto non vi sembrano le persone più gentili e amichevoli al mondo, cambierete sicuramente idea a una festa o una tavolata in famiglia.

3. Il clima

È vero che in inverno le temperature possono raggiungere livelli piuttosto estremi per un italiano. Basti pensare che la Jacuzia è il territorio più freddo al mondo e la sua capitale, Jakutsk, vanta il titolo di città più fredda al mondo. Qui le temperature invernali si aggirano di solito intorno ai -40°C e a quelle temperature si va tranquillamente a scuola e a lavoro, ma la colonnina di mercurio può raggiungere anche i -60°C. Tuttavia, c’è da dire che la situazione varia di regione in regione: a Mosca e San Pietroburgo, soprattutto negli ultimi due/tre anni, le temperature sono leggermente più basse rispetto a una Berlino, e d’estate si raggiungono tranquillamente anche i 30°C (anche in Siberia!). Sochi, ad esempio, ha addirittura un clima subtropicale. Inoltre, l’inverno in molte aree della Russia è secco, quindi si sopporta molto bene il freddo. Elemento ultimo, ma non meno importante, è che in casa e in generale all’interno degli edifici il riscaldamento è sempre accesso al massimo, tanto che si potrebbe restare in canottiera!

Dieci cose che un italiano deve sapere prima di venire in Russia

4. L’ospitalità

I russi sanno essere molto ospitali e cordiali nelle occasioni più informali. Ad esempio, quando siete invitati a pranzo per un’occasione particolare, non può mancare una tavola imbandita con tantissimi piatti. L’ospite viene trattato con grande attenzione e rispetto, e se non finite un piatto di cibo, la cosa viene vista come una mancanza di rispetto.

Sempre in questo ambito delle tavolate scoprirete la cultura del bere. Molto spesso, i russi non bevono per il semplice gusto di bere, ma lo fanno “con senso”. Non a caso, durante queste lunghissime tavolate i russi fanno molti brindisi, in cui non ci si limita al “cin cin” e a “za zdorovje” (alla salute), ma pronunciano brindisi lunghi ed elaborati, in cui emergono anche aneddoti e storie della loro vita.

Dieci cose che un italiano deve sapere prima di venire in Russia

Per non citare le feste tra giovani (vecherinki), fonti di una miriade di ricordi belli (e non tanto), in cui si beve e c’è la musica, e soltanto i più audaci e resistenti restano svegli fino al mattino,

5. L’apparenza

Quando sarete in Russia, potrete notare una massiccia inclinazione ad apparire sempre in maniera irreprensibile. Ciò si può notare sia nei comportamenti, sia nel modo di vestire. Questo atteggiamento è riconducibile ai tempi dell’Unione Sovietica, quando i genitori impartivano ai propri figli un’educazione piuttosto severa e gli insegnavano a essere cauti quando si parlava con forestieri, vicini di casa, compagni di classe, ecc. Questa situazione è più che comprensibile se si pensa che allora c’era un vero e proprio terrore dei delatori.

La questione dell’apparenza è sentita in particolar modo dalle donne, sempre curate e in tiro: per una passeggiata con il cane o per andare a compare il pane, e persino per andare a buttare la spazzatura! Non è una sorpresa, quindi, incontrare ragazze con tacchi vertiginosi che fluttuano leggiadramente sul ghiaccio, con tanto di cappottino, minigonna e calze mentre fuori ci sono -20°. Dopo un po’ vedrete passare il gruppo di italiani, imbacuccati come per una spedizione in Antardide, con effetto “Omino Michelin” assicurato.

6. Le case russe

La tipologia di casa più diffusa, in linea di massima, in Russia è la khruschjovka, edificio a tre o cinque piani con pannelli in cemento o mattoni a basso costo realizzati in Unione Sovietica all'inizio degli anni '60, durante la presidenza di Nikita Khruschjov. Lo scenario attorno prevede un cortile interno su cui si affaccia tutto il caseggiato e l’immancabile presenza di un’area giochi. Entrando nell’androne, molto spesso potrete avvertire un tipico cattivo odore, soprattutto nell’ascensore dove si concentra tutto l’aroma del collettore di rifiuti. Poi entrate in casa, e sorpresa: dovete togliervi le scarpe! Dunque, preparatevi, potrete sfoggiare la vostra collezione di calzini non bucati o strappati. Ma se proprio sono bucati, la vostra magnifica pedicure!

Dieci cose che un italiano deve sapere prima di venire in Russia

7. I locali russi

Un’altra cosa che vi soprenderà nel momento in cui sarete in Russia e deciderete di andare a mangiare o bere qualcosa fuori sono i locali russi. Quando entrate in un locale, dovete togliervi l’indumento superiore, nonché il cappello. In qualunque luogo pubblico vi è sempre un guardaroba, per di più gratuito (a differenza di quelli italiani a pagamento). Inoltre, non esiste che entriate in un locale solo per bere un caffè al bancone o per prendere un drink e portarlo fuori mentre si chiacchiera con gli amici.

Nei luoghi più conosciuti, se non avete prenotato prima, dovrete aspettare che si liberi un tavolo per poter stare comodamente seduti, ordinare da bere e da mangiare e rilassarsi con gli amici.

8. Le superstizioni

Essendo un Paese molto legato alle tradizioni, la Russia ha tante superstizioni molto curiose e differenti dalle nostre. Per esempio, sputare per tre volte al di là della spalla sinistra e battere le nocche sul tavolo, sempre tre volte, per evitare disgrazie. Evitare di ricevere denaro contante in mano per evitare di ricevere, oltre al denaro, gli influssi negativi della persona che te li dà. Non passare bambini attraverso la soglia perché quest’ultima è la dimora dei demoni. Non lasciare bottiglie vuote sul tavolo (peccato mortale!) perché è presagio di perdite finanziarie e di lacrime. Stare seduti in silenzio prima di un viaggio come buon auspicio, nonché per ricordarsi di aver messo tutto in valigia. Guardarsi allo specchio se ci si accorge di aver dimenticato qualcosa una volta usciti di casa e si torna indietro per recuperarla.

Dieci cose che un italiano deve sapere prima di venire in Russia

Quando sarete in Russia, vi imbatterete in almeno una di queste curiose superstizioni!

9. I gesti russi

Certamente chi è famoso nel mondo per la grande varietà di gesti siamo noi italiani. Anche i russi gesticolano. Il gesto più famoso e diffuso tra questi è il dito schioccato sul collo, che indica il bere alcol. Fate molta attenzione a questo gesto perché è ben diverso dal nostro gesto del bere, che in Russia invece indica fumare sostanze stupefacenti.

Poi abbiamo anche il gesto dell’infilare il pollice tra l’indice e il medio, che di solito si usa per sbeffeggiare qualcuno, dicendo il più delle volte “fig tebe!”, come a dire “non otterrai quel che vuoi”.

Infine, tra i gesti curiosi abbiamo anche il gesto della mano di taglio all’altezza della gola che sta a significare “ne ho abbastanza”, “sono stufo di questo”, “ne ho fin sopra i capelli”, soltanto che i russi si fermano alla gola. Conquisterete qualsiasi russo utilizzando uno di questi gesti al momento giusto!

10. La polizia e la sicurezza

Se la Russia in sé di primo acchito non suscita molta tranquillità, figuriamoci cosa può evocare in un italiano la polizia russa! Certamente, in un ufficio della migrazione non saranno le persone più cordiali e gradevoli che abbiate mai incontrato.

Tuttavia, per strada se chiedete con educazione e gentilezza un’informazione o un aiuto in generale, il più delle volte faranno il possibile per aiutarvi, anche se loro non parlano bene l’inglese e voi il russo. Inoltre, a un certo punto è possibile percepire addirittura un senso di sicurezza, soprattutto a Mosca e San Pietroburgo, dove c’è molta polizia in giro.

Dieci cose che un italiano deve sapere prima di venire in Russia

Non abbiate timore di scoprire questo Paese dalle mille sfaccettature, soprattutto ora che il regime visti viene semplificato fino ad arrivare al comodo visto elettronico per tutta la Russia.

Se comunque avete timore della polizia e volete ricevere assistenza legale per le questioni migratorie, non esitate a rivolgervi alla nostra azienda “Pravo i Slovo”!

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